Prima o poi gli smart speaker saranno accolti nelle nostre case come dei veri e propri cuccioli tecnologici da compagnia. Una realtà che molti film negli anni hanno immaginato ma che ora sembra sempre più possibile. Con il vantaggio che non vanno a croccantini e non dobbiamo accompagnarli dal veterinario.

Amazon per esempio ha già annunciato che punta a migliorare la capacità di conversazione di Alexa. Come annunciato dall’azienda, l’obiettivo che si sta ricercando con le nuove modifiche è quello di personalizzare Alexa. Non solo dando un suono sempre più naturale alla sua voce ma anche e soprattutto aumentando la sua capacita di “dialogare”.

Per raggiungere il primo proposito, l’azienda lavora sulla pronuncia dello smart speaker. In pratica Alexa adatterà sempre in maniera più consistente il suo modo di parlare, in base al contesto. Questo processo permetterà al nostro dispositivo di personalizzare la sua voce, magari inserendo una flessione regionale dov’è necessario e alternando il tono delle sue risposte a seconda del momento.

Il secondo obiettivo – quello d’incrementare la capacità di dialogare – è al centro di un lavoro molto intenso da parte degli sviluppatori. Alexa oltre ad ascoltare farà sempre più domande di chiarimento. Con un comando come “Alexa, unisciti alla nostra conversazione” potremmo dare il via a questa modalità d’interazione.

Rohit Prasad, vicepresidente di Amazon e head scientist, ha specificato che il sistema per porre domande e personalizzare le risposte utilizza un approccio basato sul deep learning che consente ad Alexa di acquisire azioni e concetti nuovi, in base ovviamente alle persone che la usano.

Insomma, nel brevissimo futuro, e stavolta non più solo al cinema, rischiamo di trovarci a dialogare con un dispositivo di smart speaker che parla con l’accento della nostra città. Alexa sarà una compagna tecnologica pronta a farci domande o a darci consigli. Pertinenti, puntuali, precisi e in modo naturale.

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