Facebook privacy

Dalle app, al gps passando per i cookie  il tuo ha già accesso a tutti i tuoi dati non ha bisogno di spiarti.

Ah tutti è capitato di chiacchierare con un amico di un prodotto e ritrovarsi il giorno dopo sommerso di annunci pubblicitari di quell’articolo. Sicuramente hai dato la colpa allo smartphone che ti stava spiando.

Ma lo fa davvero? O è solo una coincidenza?

No o meglio, il tuo smartphone ha già tutte le informazioni necessari per capire cosa sei interessato ad acquistare.

I telefoni ci spiano?

Non generalizziamo. Alcuni cookie sono davvero utili per noi, ad esempio quelli che consentono di salvare le tue password e i dati di accesso in modo da non doverli reinserire ogni volta. Vengono chiamati “i cookie proprietari”.

I cookie di terze parti, invece, sono collegati a siti esterni a quelli che stai visitando e aiutano le società di marketing a monitorare le tue azioni e a venderti il prodotto giusto al momento giusto.

L’inserzionista, ovvero chi pubblica l’immagine su quel sito o social media può costruire un’immagine della tua vita, della tua routine, i desideri e i tuoi bisogni. Imparano a conoscerti e gli algoritmi migliorarlo giorno dopo giorno per indirizzare i clienti giusti verso gli annunci giusti.

L’AI dietro le quinte

L’intelligenza artificiale (AI) utilizza diversi sistemi per filtrare i dati ed analizzarli, alcune tecniche? Clustering di dati, classificazione, associazione e apprendimento per rinforzo (RL)

L’ultimo, fondamentale, addestra l’intelligenza in base al nostro comportamento, se clicchiamo l’annuncio sentirà di aver fatto un buon lavoro e continuerà ad esercitarsi affinché altri utenti facciano lo stesso.

Lo stesso succede quando clicchiamo “mi piace” sui social. L’RL riceve un messaggio capendo quali sono i tuoi interessi e le tue preferenze.

Se metti mi piace a post sulla “mindfulness” inizieranno a compari annunci di lampade rilassanti, candele profumate o attrezzi sportivi, essendo, tutti, prodotti correlati.

Il tuo profilo cliente

I prodotti consigliati possono basarsi anche su altri dati: 

  • altri annunci su cui ai cliccato;
  • dettagli personali che hai fornito alla piattaforma, età sesso, città o dispositivi da cui accedi;
  • pagine o gruppi a cui ai messo mi piace o ti sei unito sulla piattaforma. 

Dopotutto l’intelligenza artificiale aiuta le agenzie di marketing, creando intorno al tuo profilo social un intero mondo basato su ciò che ti interessa.

In questo modo possono arrivarti prodotti consigliati che non si basano solo sulle tue scelte ma anche su quelle dei tuoi amici e conoscenti.

Svelato il mistero?


Facebook potrebbe consigliarti qualcosa che è stato acquistato di recente dal tuo amico su Amazon. Non è stato necessario spiarti.

Certo ha però senso concedere le autorizzazioni in base alle reali necessità.

La Apple in questo senso sta combattendo la sua battaglia facendo progressi enormi sulla privacy.

https://youtube.com/watch?v=8w4qPUSG17Y


Non a tutti dispiace, però, avere annunci mirati. Sicuramente preferiamo vedere pubblicità riguardanti l’ultimo modello di casse bluetooth che non di bambole.

Le persone pragmatiche preferiscono questo approccio.

Certo è che l’algoritmo non dà spazio al caso e se vediamo solo annunci di scarpe non ci verrò mai in mente di regalare una bambola come regalo alla figlia di un amico ad esempio.

Non vuoi essere previsto? Non essere prevedibile

Il nostro consiglio? Innanzitutto concedi solo le autorizzazioni davvero indispensabili e pensaci due volte prima di autorizzare le altre. Evita di registrati a vari siti utilizzando i tuoi account social

Piuttosto utilizza un’email farlocca.

Se necessario prendi anche in considerazione l’installazione di un VPN sul tuo dispositivo.

Provare per credere

Se pensi ancora che il tuo telefono ti stia ascoltando, c’è un semplice esperimento che puoi fare.

Vai alle impostazioni del telefono e limita l’accesso al microfono per tutte le tue app. Scegli un prodotto che sai di non aver cercato in nessuno dei tuoi dispositiv, ad esempio, “bambola Barbie vestita da pompiere” e parlane ad alta voce e a lungo con un’altra persona.

Assicurati di ripetere questo processo alcune volte. Se nei giorni seguenti non ricevi annunci mirati a riguardo, ecco allora significa che il tuo telefono non ti sta realmente spiando

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