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Insieme alla vasta gamma di smart speaker Echo, Amazon lancia sul mercato l’accessorio che porta Alexa sui dispositivi audio non smart.

Non è ancora sbarcato sul mercato italiano ma ci sono buone possibilità per Amazon Echo Input, il piccolo apparecchio compatto, piccolo e discreto da posizionare in salotto per trasformare ogni altoparlante in uno smart speaker. Dalla più semplice cassa bluetooth al sistema home theatre costato un occhio della testa, gli impianti già presenti in casa – ma non abbastanza evoluti da poter interagire con Alexa – potranno rinascere nell’era smart amplificando i contenuti e le informazioni ‘dettate’ dall’assistente vocale di Amazon.

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Amazon Alexa Input: cos’è e a cosa serve

Questa la soluzione pensata dal colosso dell’e-commerce per chi, pur volendo restare al passo con i tempi, preferisce rimandare l’acquisto di un vero e proprio smart speaker, in attesa di rinnovare gli impianti audio di casa e di acquistare dispositivi audio-video compatibili con Alexa.

Con una spesa minima di circa 35 dollari, qualunque altoparlante potrà vestire nuovi panni e veder scongiurata la ‘rottamazione’ anticipata. Chi non resiste alla tentazione di accogliere Alexa tra le mura domestiche sarà così accontentato e lanciato nel futuro.

Amazon Echo Input: le caratteristiche

Amazon Echo Input – con la sua forma a disco, alto circa 1 centimetro con un diametro di 8 – è in poche parole un ‘portatore di Alexa’, in grado di collegarsi ad un impianto già esistente tramite una connessione bluetooth o un cavo jack audio da 3,5 millimetri.

Incorpora quattro microfoni utili ad ascoltare i comandi dell’utente, antenne necessarie a collegarsi alla rete senza fili per far funzionare Alexa, una porta usb per l’alimentazione a corrente e i soliti pulsanti di azione e spegnimento dei microfoni che caratterizzano la famiglia Echo.

Amazon Echo Input: prime problematiche e criticità

Quel che manca è dunque uno speaker che diffonda direttamente i contenuti richiesti. Quello che invece non manca, fanno sapere le prime recensioni, è il solito problema della distanza dagli speaker, un piccolo difetto che non risparmia Echo Input: chi ha provato a posizionare uno smart speaker vicino ad altri dispositivi audio come casse, stereo o televisori, avrà notato la difficoltà di Alexa a percepire la voce umana e quindi di attivarsi.

La stessa situazione può presentarsi con Echo Input se non posizionato a distanza sufficiente dagli speaker a cui è collegato.

Attualmente chi può testare caratteristiche e funzionalità del nuovo dispositivo sono i consumatori dei mercati americano, indiano e inglese.

In virtù del buon riscontro di Alexa in tutto il mondo però, fa presupporre che presto anche Echo Input sarà disponibile in Europa e in Italia. Le ultime notizie riferiscono di uno sbarco imminente sul mercato tedesco.

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