L’AI negli affari, ecco 3 consigli di Jon Reilly, co-fondatore e COO di Akkio.

L’intelligenza artificiale è la prossima grande novità del marketing, come mai?

I consumatori sono più esigenti di prima e ultra specializzati. I team umani non riescono a tenere il passo con i chatbot a risposta instantanea. Specie su larga scala, l’automazione è l’unica soluzione. L’intelligenza artificiale è la chiave che apre queste possibilità.

L’intelligenza artificiale può fare cose su larga scala e ad una velocità inimmaginabile per noi umani. Pensiamo ad una ricerca come quella di Google fatta manualmente. In pratica l’AI è brava in ciò che gli umani odiano di più, azioni ripetitive e manuali al computer.

Rendere l’intelligenza artificiale accessibile ai gruppi di lavoro di marketing può essere difficile ecco quindi 3 punti chiave da considerare per creare una strategia di marketing che funzioni davvero.

1. Considerare la complessità

Fino a poco tempo fa l’unico modo di intereragire con un intelligenza artificiale era quella di avere professionisti ultraspecializzati in grado di comprendere il codice delle tecnologie in questione. In questo modo la tecnologia era in “ostaggio” ai tecnici e poco fruibile per gli operatori di marketing

Oggi, grazie a certe piattaforme e alle intelligenza artificiale di Alexa, Google Assistant e Siri, certi strumenti sono alla portata di tutti. Ci sono AI in grado di gestire i lead, prevedere l’abbandono di clienti o perfino di rilevare frodi o attività sospette tutto ciò senza saper conoscere una riga di codice.

2. Il costo

L’intelligenza artificiale può essere costosa e qualsiasi team che si occupa di marketing deve tenere d’occhio la voce relativa al budget. A volte il gioco vale la candela altre volte no. 

Vanno considerati diversi fattori, la mole di dati che si può gestire, l’archiviazione dei dati e il numero di utenti.

Considera che oltre al costo di sviluppo e gestione di un’intelligenza artificiale c’è anche il costo della formazione dell’intelligenza stessa e il tempo con cui può iniziare a funzionare efficacemente.

Quando si pianta un albero si sà che ci vogliono anni prima di vedere i primi frutti. Certo in questo caso i tempi sono più brevi ma il tempo è pur sempre denaro.

3. Usabilità

Per giustificare la spesa l’intelligenza artificiale deve portare del valore tangibile e per farlo deve essere facilmente usabile.

Il flusso di lavoro è fondamentale per un gruppo che si occupi di marketing ecco che l’interazione con altri strumenti e software utilizzati dai membri è fondamentale per il successo dell’AI. Poco importi che si tratti di Google Sheets, Salesforce o altro, l’integrazione è fondamentale.
Zapier è uno degli strumenti più conosciuti per la gestione di dati senza grandi conoscenze tecniche ma ce ne sono anche altri.

Valuta bene tutti questi tre fattori prima di cimentarti in questa impresa, se lo farai avrai però un vantaggio competitivo più che rilevante.

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