La blockchain è un tecnologia nata insieme al Bitcoin, è infatti la tecnologia che sta alla base delle varie criptovalute. Può essere definita, semplificando, una “catena di blocchi” che forma un database distribuito contenente una lista crescente di record, che a loro volta fanno riferimento a record precedenti presenti nella stessa lista e che è resistente a manomissioni (wikipedia).
Ultimamente sta crescendo un certo interesse per la tecnologia blockchain, anche al di fuori delle criptovalute.
Ma come può la blockchain integrarsi con la Internet of Things?

Blockchain: fiducia, affidabilità e trasparenza
La blockchain è un “libro mastro”, una rete peer to peer distribuita che può gestire una nuova generazione di applicazioni le cui transazioni continuano a crescere e la cui accuratezza è garantita da algoritmi crittografici che evitano una manomissione o revisione successiva. Può quindi aiutare a stabilire la fiducia, l’affidabilità e la trasparenza e, allo stesso tempo, semplificare i processi aziendali. Con la blockchain possiamo ridurre i costi e la complessità di un business e inventare nuove forme di interazioni digitali. Questo avanzato “registro distribuito” può aiutare a tracciare virtualmente ogni fase di una qualsiasi operazione, senza alcun controllo centrale.

Decentralizzare le reti IoT
Un approccio di questo tipo porterebbe alla creazione di vaste reti di oggetti connessi alla rete ma messi in sicurezza tramite la blockchain, andando così a correggere proprio il più grande e attuale difetto dell’IoT: la sua sicurezza.
Adottare uno standard che coinvolga la blockchain in una rete peer-to-peer che gestisca centinaia di miliardi di transazioni fra i vari device, ridurrà in modo significativo i costi associati all’installazione, alla manutenzione e all’aggiornamento di grandi data center centralizzati e aumenterà, in questa maniera, la sicurezza dei vari device connessi. Infatti il lavoro computazionale sarà distribuito tra tutti i nodi della rete e questo potrà anche evitare che un nodo possa far collassare tutta la rete, creando giganteschi problemi di sicurezza che potrebbero portare, come è già successo, ad utilizzare un esercito di oggetti connessi per sferrare gravi attacchi informatici.
Inoltre il grande vantaggio della blockchain è che garantisce la privacy, ma allo stesso tempo è pubblica. Tutti gli oggetti connessi vedono i blocchi e le transazioni salvate nei blocchi stessi, ma allo stesso tempo non possono vedere il vero contenuto della transazione, il quale è protetto dalla propria chiave privata.

IoT e Blockchain: è già realtà

Tutto ciò sta già avvenendo e le startup che nascono in questo settore son da tenere sott’occhio. Qualche esempio: Modum.io utilizza la blockchain per monitorare tutti i dati nel trasporto di prodotti medicinali combinando questa tecnologia con sensori IoT. Tilepay è una piattaforma web che permette di effettuare micro pagamenti. Oppure UniquID che collega macchinari industriali tra loro affinché possano comunicare e scambiarsi dati senza intermediari.

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