Ai primi anni di internet come fenomeno commerciale, fine anni 90 e primi anni 2000, avere un sito web era il punto di partenza irrinunciabile. Sopratutto se si doveva vendere un prodotto o un servizio. Successivamente, circa dieci anni fa, per chi operava sul web, la presenza sui social cominciava a crescere di importanza fino a diventare fondamentale. Ora siamo in una fase nata circa cinque anni fa..e oltre alla presenza sui social bisogna avere anche un’app.

Il problema, soprattutto per chi entra in un mercato o cerca di ottimizzarne i costi, è che avere una presenza social costa, costa rispondere bene a tutti senza dimenticare nessuno: la reputazione online è infatti diventata fondamentale in qualsiasi attività. E allo stesso tempo costa molto anche sviluppare un’app e continuare a tenerla aggiornata. Stiamo parlando di costi nell’ordine di migliaia di euro, per app complesse anche centinaia di migliaia.

Però a ben vedere, non tutte le attività han bisogno di una app o una presenza così massiva sui social e non esiste una via di mezzo. O meglio esiste, ma si rischia di fare un lavoro fatto male e quindi mal disporre il potenziale consumatore.

Ultimamente però, grazie ai progressi nelle intelligenze artificiali, una terza via sta nascendo: i bot. I bot si stanno integrando ai sempre più diffusi vari sistemi di messaggistica e dando vita ad un nuovo sistema di comunicazione semi automatico. Sono più veloci e più facili da usare per il consumatore e allo stesso tempo costa molto meno sia implementarli che tenerli aggiornati.

Cosa sono i bot?

Semplificando molto, i bot son delle “quasi app” che non sono installate nel modo classico, ovvero si appoggiano su altre app esistenti, di solito di messaggistica, tipo Slack, Telegram o Facebook Messenger.

Possono rispondere autonomamente a svariate domande direttamente dentro la vostra applicazione preferita di messaggistica o anche direttamente nel sistema operativo. Diventano così la prima scrematura a domande dell’utente in modo da, un lato soddisfare pienamente le richieste del consumatore senza farlo aspettare e dall’altra, essendo automatici, sono un netto risparmio per chi offre il servizio.

In questo modo l’intervento umano è molto ridotto e necessario solo per richieste particolari. Domande, ad esempio, come “offrite questo servizio? quanto costa? Dove posso ritirarlo?” possono essere tranquillamente risposte dal bot.

Per rendersi conto di quanto questo mercato è vasto e in super espansione basta visitare https://botlist.co.

Se invece si vuole cominciare a sviluppare un proprio bot legato ad un sistema di messaggistica, buoni punti di partenza sono: Facebook developer, telegram bots, e slack bot users.

Commenti disabilitati.