Amazon Alexa rivoluzionaria

Abbiamo deciso di elencare le cinque magie e novità che Amazon Echo ha introdotto sul mercato.

1 – Ha reso il parlato istantaneo 

Convertire il suono parlato in testo digitale, comprensibile da un computer, è di per se una cosa molto complessa da fare. 

Amazon Echo è strabiliante, fluidissimo, riesce a capire e rispondere senza problemi a tutte le nostre esigenze senza estenuanti attese. Inoltre riconosce ed evita il rumore di fondo, cosa tutt’altro che scontata.

2 – La voce non è più un accessorio ma una vera e propria interfaccia.

Prima dell’avvento dell’iPhone 4S e Siri nessuno aveva preso in considerazione la voce come strumento principale per navigare sul web. Con Amazon Echo tutto questo è possibile. 

Finalmente possiamo non impiegare mani ed occhi, possiamo cambiare musica mentre invasiamo lei piante in balcone o chiedere a che ora apre la libreria il giorno dopo. Se stai discutendo con tuo amico su chi abbia segnato più gol la scorsa stagione in serie A puoi chiederlo ad Alexa ed avere la risposta immediatamente.

3 – Ha alzato il livello

L’arrivo sul mercato di Amazon Echo ha spinto tutti a fare meglio da Google ad Apple passando per i produttori più piccoli. 

La presenza di un prodotto così maturo nel panorama internazionale ha aperto le porte ad un mercato e nuove esperienze d’uso. Chiunque ora può sfruttare un assistente vocale creando una propria skills anche in Italia, grazie alla nostra 22HBG.

4 – Musicisti, linguisti ed artisti dello spettacolo sono i nuovi designer

Ora antropologi e neuroscienziati vengono chiamati a progettare un assistente vocale. I progettisti UX e i product manager non sono abituati a pensare un prodotto per la voce e devono così rivolgersi ad altre figure professionali. Questo rende il prodotto ancora più umano e completo, oltre che curato nell’aspetto.

5 – Ha iniziato la discussione sulla privacy

Molti di noi hanno paura che Amazon Echo ascolti e spii tutto quello che diciamo in casa.

Questo è un salutare contributo positivo al dibattito perché l’ovvia replica è: “ma anche il tuo smartphone ti ascolta sempre allo stesso modo – e peggio, infatti, dal momento che è con voi tutto il tempo – ti ascolta a casa (compreso in bagno), in macchina, in ufficio, in ambulatorio, quando ti consulti con i tuoi avvocati e così via”.

Se volete preoccuparvi degli assistenti vocali fate bene. Ma bisogna espandere la vostra preoccupazione a tutti i dispositivi. Non dobbiamo parlare solo della perdita di privacy ma anche a come il tuo smartphone condivide le informazioni con i produttori di app.

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